BORGHESIA (piccola)

„... ma perché la cultura piccolo borghese, almeno nella mia nazione (ma forse anche in Francia e in Spagna), è qualcosa che porta sempre a delle corruzioni, a delle impurezze. Mentre un analfabeta, uno che abbia fatto i primi anni delle elementari, ha sempre una certa grazia che poi va perduta attraverso la cultura. Poi si ritrova a un altissimo grado di cultura, ma la cultura media è sempre corruttrice.“

Dieses Zitat von Pier Paolo Pasolini drückt ziemlich genau dass aus, was er über die Kultur des Kleinbürgertums gedacht hat. Er bringt damit zum Ausdruck, dass ein Analphabet →Analfabetismo, im Gegensatz zu jemandem aus dem Kleinbürgertum, noch eine gewisse Anmut besitzt, welche durch den Eintritt in die Welt der Kultur verloren geht →Disgraziato. Das Bürgertum dagegen möchte teilhaben an der hohen Kultur, an der Kunst der berühmten Dichter, aber ihnen genügen Geld und Bildung hierfür nicht, sie können auf Grund ihrer Stellung in der Gesellschaft nie zur wahren, reinen Kunst vordringen. Das Bürgertum besteht aus Korruption und genauso korrupt ist dann auch ihre Kultur. Denn auch bei kulturellen Dingen geht es ihnen oftmals nur um finanzielle Vorteile.

Pasolini belässt es aber nicht bei dieser Aussage im Rahmen eines Interviews, er wird vielmehr deutlicher, wenn er den Regisseur Orson Welles im Film La Ricotta über das italienische Volk sagen lässt: „[...] la borghesia più ignorante del Europa [...]“. Pasolini lässt Welles diese Aussage später noch erklären, als dieser zum Journalisten sagt: „Ma lei non sa che cos’è un uomo medio? È un mostro, un delinquente [...]“.

Diese Kritik zeichnet nicht nur die Kunst sondern auch das Leben Pasolinis aus, er hat seine Ansichten offen vertreten, und mehr noch, er hat auch danach gelebt. Er verbrachte seine Zeit mit der einfachen Bevölkerung, den „persone semplice“. So erzählt etwa Franco Citti, Gesicht vieler Pasolini-Filme, dass er ihn über seinen Bruder in einem römischen Vorort →Periferia kennengelernt habe. Er selbst war Maurer, aber Pasolini schien dies nicht zu stören, im Gegenteil verbrachte er viel Zeit mit ihnen in diesem Milieu. Auch wählte der Regisseur seine Schauspieler häufig aus dieser Gesellschaftsschicht, seinen Film Accattone drehte er sogar komplett mit Personen aus der Bevölkerung, darunter auch Citti.

Es spricht somit vieles dafür, dass es tatsächlich eine bewusste Entscheidung Pasolinis war, sich nicht mit dem römischen Bürgertum abzugeben, wobei er trotz seiner Homosexualität aufgrund seiner Erfolge, sicherlich ‚dazu gehört’ hätte. Man könnte vielleicht sogar sagen, dass er diese Erfolge hatte, weil er sich mit Menschen umgab, die einfach waren und somit zum einem eine gute Grundlage für seine Werke waren. Zum anderen waren sie aber auch seine Inspiration, da sie eben noch diese gewisse grazia besitzen.


Stephanie Wagner





Stephanie Wagner: Peripherie München | Periferia Monaco


BORGHESIA (piccola)

„... ma perché la cultura piccolo borghese, almeno nella mia nazione (ma forse anche in Francia e in Spagna), è qualcosa che porta sempre a delle corruzioni, a delle impurezze. Mentre un analfabeta, uno che abbia fatto i primi anni delle elementari, ha sempre una certa grazia che poi va perduta attraverso la cultura. Poi si ritrova a un altissimo grado di cultura, ma la cultura media è sempre corruttrice.“

Questa citazione di Pier Paolo Pasolini esprime bene ciò che l’intellettuale italiano pensava della piccola borghesia. Con la sua riflessione Pasolini intende sottolineare che un analfabeta →Analfabetismo al contrario del piccolo borghese possiede ancora una particolare grazia, che viene persa al contatto con il mondo della cultura →Disgraziato. La borghesia, al contrario, desidera appartenere all’alta cultura, all’arte dei famosi poeti. A nulla possono servire la buona condizione economica e la buona istruzione; è proprio a causa della sua posizione sociale che la borghesia non può tendere al raggiungimento dell’arte vera e pura. La borghesia si caratterizza per la sua corruzione e così anche la loro cultura è corrotta. Infatti i puri interessi economici della borghesia affiorano anche in ciò che riguarda la cultura. Una siffatta riflessione è al centro di un’intervista, dove Pasolini è ancora più chiaro a riguardo. Nel film La Ricotta al regista Orson Welles Pasolini fa recitare la seguente battuta sul popolo italiano: „[...] la borghesia più ignorante del Europa [...]“. Più avanti Pasolini fa chiarire a Orson Welles la battuta, quando il regista risponde al giornalista così: „Ma lei non sa che cos’è un uomo medio? È un mostro, un delinquente [...]“. Questa critica evidenzia non solo l’arte, bensì anche la vita di Pasolini: ha sostenuto le sue opinioni apertamente e, ancor di più, ad esse è sopravvissuto. Pasolini ha vissuto il suo tempo con persone semplici. Così racconta Franco Citti, volto di molti suoi film, che Pasolini ha conosciuto in una →Periferia romana tramite suo fratello. Anche lui era un muratore e a Pasolini questo non disturbava, e con la gente semplice come Franco Citti soleva trascorrere molto tempo nella periferia. Il regista trovava spesso gli interpreti dei suoi film in questo strato sociale particolare. Il film Accattone è stato persino interamente girato con persone del popolo, tra le quali spicca, appunto, Franco Citti.

Questo racconta molto sulla decisione cosciente di Pasolini di non “consegnarsi” alla borghesia romana, sebbene, nonostante la sua omosessualità, avrebbe potuto appartenervi grazie al successo ottenuto. Si potrebbe, forse, persino affermare che Pasolini ha avuto un grande successo perché circondatosi di persone semplici e perciò queste sono state da una parte presenze cruciali per la buona riuscita delle sue opere, dall’altra una grande ispirazione, perché in loro ancora albergava quella grazia particolare.


Stephanie Wagner